COMUNITA' EMMANUEL
-CHIERI-
Accogliere e condividere
Comunità terapeutica settore dipendenze
LE NOSTRE ORIGINI
Nascita della Comunità Emmanuel
La Comunità Emmanuel nasce a Lecce la notte di Natale del 1980 grazie ad un
gruppo di volontari riuniti attorno a P. Mario Marafioti, che hanno operato scelte di vita radicali volte all'accoglienza e condivisione nei confronti degli "ultimi".
Essi, hanno dedicato la loro esistenza ai più bisognosi e nel loro percorso di aiuto hanno imparato un segreto:" cambia il mondo da dove puoi, comincia da te!"
In Piemonte, la Comunità nasce nel 1991 grazie all'impegno di alcuni volenterosi laici che si adoperano per aprire un Centro Ascolto con sede a Torino, con specifica funzione di accogliere e dare ascolto a persone che, in una fase critica della loro vita, comprendono di avere la possibilità di recuperare la propria esistenza dispersa con le tossicodipendenze.
Nel 2002, grazie alla disponibilità dei Padri Gesuiti, che mettono a disposizione della Comunità la struttura Casa S. Antonio, nasce una nuova realtà in Chieri: un Centro di Accoglienza Residenziale rivolto a persone con problemi di tossicodipendenza e alcol dipendenza, in grado di fornire un ambiente protetto ed un supporto psico-pedagogico e sanitario adeguato.
Per ciascun paziente inserito nel Centro Residenziale Emmanuel di Chieri la Comunità provvede a predisporre un progetto individualizzato, finalizzato al raggiungimento di uno stato di equilibrio e di autonomia psico-fisica utile al reinserimento all'interno della società civile.
IL NOSTRO SERVIZIO
Il Reinserimento Emmanuel
Il Centro Residenziale accreditato dalla Regione Piemonte, ospita 6 persone nel modulo di Reinserimento socio-lavorativo attualmente attivo ("Casa alloggio Reinserimento")
E' attualmente in fase di presentazione il progetto "Take care" che sarà in grado di ospitare altre 6 persone all'interno del secondo modulo.
La Casa Alloggio Reinserimento Emmanuel di Chieri
si occupa di accompagnare persone adulte, di sesso maschile, in un percorso di risocializzazione e integrazione all'interno del mondo del lavoro.
Il progetto si rivolge a persone che, concluso positivamente un percorso di recupero residenziale o ambulatoriale, necessitino di un ulteriore periodo di accompagnamento psicopedagogico e abitativo in contesto di semi autonomia.
Il percorso prevede tre diversi livelli di autonomia:
- Bassa: caratterizzata da sostegno psico-pedagogico forte, supporto nella gestione economica e nella gestione del tempo libero.
- Media: prevede accompagnamento psico-pedagogico, uscite e gestione del denaro concordate.
- Alta: contraddistinta da accompagnamento psico-pedagogico, uscite regolari concordate, con possibile pernottamento all'esterno, gestione economica maggiormente autonoma.
La durata prevista per il progetto di Reinserimento viene definita attraverso percorsi individualizzati, concordati con il Servizio inviante.
Il Progetto Reinserimento "Take care"
è rivolto ad un massimo di 6 adulti con problemi sanitari e sociali dipendenza-correlati (con un focus particolare relativo alla dipendenza da alcol) .
La finalità del progetto è quella di creare una struttura residenziale in grado di accogliere pazienti con riduzione della condizione di abilità lavorativa e sociale.
I soggetti, a cui ci rivolgiamo, mostrano un'impostazione sul piano identitario, fisico e psicologico di tipo vulnerabile essendo ormai limitati nel cambiamento.
Dunque l'obiettivo del progetto risulta essere quello di creare un contesto protetto ove affiancare, sostenere e migliorare la qualità di vita dei pazienti che presentano delle disabilità personali e sociali che hanno maturato nel corso della loro storia di dipendenza.
CHI SIAMO
La nostra Equipe
Considerata la globalità dell’intervento terapeutico caratterizzante il mondo delle dipendenze, l'azione della nostra equipe multidisciplinare (psicologo, psicoterapeuta, assistente sociale, educatore, medico) , specificatamente formata nel settore dei servizi dipendenza correlati, è volta a elaborare una risposta adeguata alle esigenze intrinseche dell'utenza di riferimento, garantendo la presenza e le conoscenze di professionisti provenienti da ambiti di competenza e modalità di lavoro diversificati, ma caratterizzati dal medesimo orizzonte etico e quindi necessariamente complementari.
Ne concerne che, attraverso una programmazione terapeutico-educativa individualizzata, il lavoro di ogni operatore, si focalizzi sul ventaglio di attività, strumenti e risorse educativi/pedagogici/sanitari che permettano ai pazienti di essere accolti e seguiti in struttura.
L'obiettivo primario del nostro intervento vuole essere quello di fornire all'utente un imprinting che conduca al riconoscimento delle fragilità dal punto di vista pratico, psicologico, morale e sociale, col fine ultimo di arrivare ad utilizzare gli strumenti corretti per affrontare le cicliche avversità dell'esistenza.
L'obiettivo finale volge a consentire l'emancipazione da una situazione di dipendenza, sofferenza, disagio ed esclusione sociale della persona, ad una condizione di reinserimento socio-lavorativo all'interno di una rete di relazioni sane e positive.
LA METODOLOGIA
Il nostro approccio
Ciascun accolto del Centro è considerato all'interno di un sistema relazionale in cui si intersecano una componente genetica, una familiare e una sociale. In quest'ottica si privilegia un intervento bio-psico-sociale che abbraccia tutti gli aspetti, tenendo in considerazione anche gli elementi culturali e/o spirituali che fanno parte di una visione olistica dell'Uomo.
Il Reinserimento socio lavorativo, a partire dalle esigenze e dalle sofferenze racchiuse nella storia di vita del ragazzo, rielaborate in una fase iniziale, si prefigge l'obiettivo di reintrodurre gradatamente l'accolto all'interno della società riconquistando, quando possibile, una relazione sufficientemente positiva con i familiari e le persone a lui vicine. Contestualmente, laddove la condizione psico-fisica lo permetta, il soggetto inizia un cammino volto alla ricerca lavorativa ed al mantenimento dell'attività stessa.
L'intervento si differenzia in base agli obiettivi condivisi inizialmente e si focalizza sugli aspetti precedentemente esplicitati in un'ottica cognitivo comportamentale. Il lavoro cardine consiste dunque nel riconoscimento e nella gestione delle emozioni, nell'individuazione degli schemi motivazionali interpersonali disfunzionali e nella modificazione di essi utilizzando strategie comportamentali adattive volte a migliorare lo stile di vita dell'accolto ed al mantenimento di un equilibrio psico- fisico.
Dal punto di vista etico, la nostra equipe ha fatto proprio il "metodo" di mettere VITA - con - VITA operando una scelta di accoglienza e condivisione del quotidiano con l'utenza di riferimento.
LA DIPENDENZA DA SOSTANZE
Definizione
La dipendenza da sostanze viene definita dall'OMS (organizzazione mondiale della sanità) come "uno stato psichico e talora fisico" derivante dall'interazione con una sostanza che determina modificazioni del comportamento.
A ciò si aggiunge la necessità di protrarne l'assunzione nel tempo, al fine di riottenere i succitati effetti psichici ed evitare la sindrome da astinenza.
CONCETTO DI DIPENDENZA
Fisica e psicologica
La dipendenza fisica viene indotta dall'uso di sostanze e si manifesta quando il consumo delle stesse cambia le modalità con cui il nostro cervello effettua la distinzione tra sensazioni piacevoli e non.
L'astinenza si manifesta come conseguenza di questa modificazione percettiva nel momento stesso in cui, a livello cerebrale, si comincia ad avvertire carenza di sostanza.
I sintomi più comuni sono: tremori, dolori, nausea, che confermano la dipendenza fisica.
La dipendenza psicologica, fa riferimento all'impulso irrefrenabile di consumare la sostanza, per modificare il tono dell'umore, creare impressioni di gioia o migliorare l'autostima.
Si ricorre dunque all'uso per procurare specifiche sensazioni.
Contattaci
ASSOCIAZIONE COMUNITA' EMMANUEL -CHIERI-
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Indirizzo: Vittorio Emanuele II, 33
10023 - Chieri (TO)
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Tel: 011/9472054